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Commercio online di farmaci, arriva il decreto legislativo

Quintino Lombardo
Quintino Lombardo
Commercio online di farmaci, arriva il decreto legislativo


Il decreto legislativo recante l’attuazione della direttiva 2011/62/UE, che modifica il codice comunitario dei medicinali per uso umano “al fine di impedire l’ingresso di medicinali falsificati nella catena di fornitura legale”, è stato infine approvato dal Consiglio dei Ministri il 14 febbraio ed è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Le nuove norme in realtà non riguardano soltanto la lotta al pericoloso fenomeno della contraffazione e altre rilevanti modifiche al Testo Unico dei medicinali per uso umano, ma consentiranno per la prima volta anche in Italia la vendita on line dei medicinali.

Niente fraintendimenti: non siamo di fronte a una deregulation, ma a una nuova disciplina con l’indicazione di regole precise per i farmacisti e gli operatori del settore. Infatti:

  1. la vendita on line sarà vietata per i medicinali con obbligo di prescrizione medica;

  2. la vendita on line sarà consentita soltanto da parte delle farmacie e dalle parafarmacie che sono abilitate alla vendita dell’automedicazione a norma dell’art. 5 del decreto legge 4 luglio 2006, n. 223, dietro apposita autorizzazione;

  3. nella consegna del medicinale al domicilio del cliente dovranno in ogni caso essere rispettate le norme di buona distribuzione;

  4. il sito web destinato alla vendita dei medicinali dovrà quantomeno contenere i riferimenti all’autorità competente al rilascio dell’autorizzazione (meglio: il richiamo dell’autorizzazione ottenuta, ivi compresi i riferimenti all’autorità che l’ha rilasciata), un collegamento ipertestuale alle pagine web sul sito del Ministero della Salute relative al commercio on line dei medicinali; il logo comune, che identificherà la farmacia o la parafarmacia come regolarmente autorizzata al commercio on line di medicinali, con un apposito collegamento ipertestuale alla voce corrispondente alla farmacia o parafarmacia presenti sull’elenco predisposto dal Ministero della Salute.

L’obiettivo della nuova normativa è innanzitutto quello di assicurare all’utente la migliore sicurezza nell’acquisto dei medicinali on line e la certezza che il sito web al quale è collegato è effettivamente riferito a un venditore autorizzato.

Per questa ragione, il sito web del Ministero della salute dovrà pubblicare: le informazioni sulla legislazione nazionale applicabile alla vendita on line di medicinali, ivi incluse le informazioni sulle possibili differenze tra la legislazione italiana e quella degli altri stati membri, che riguardano le condizioni di fornitura e di classificazione dei medicinali; le informazioni sulle finalità del logo comune; l’elenco delle farmacie e delle parafarmacie autorizzate alla vendita on line con l’indirizzo dei loro siti web (nei quali, per quanto detto sopra, dovrà essere riportato il collegamento ipertestuale con le pagine del sito ministeriale); le informazioni generali sui rischi connessi ai medicinali forniti illegalmente al pubblico mediante Internet.


Quintino Lombardo

Quintino Lombardo ha conseguito la laurea in Giurisprudenza cum laude presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma nel 1992, quale alunno borsista del Collegio Universitario “Lamaro Pozzani” della Federazione Nazionale dei Cavalieri del lavoro. È avvocato dal 1995 e da subito ha indirizzato la propria attività professionale nell’ambito del diritto delle farmacie, della sanità pubblica e privata, dei prodotti farmaceutici e parafarmaceutici. Nel 2003 è entrato in Cavallaro, Duchi, Lombardo, Cosmo – Studio Legale in Milano e Roma. Nel 2020, con l’avv. Paolo Franco e l’avv. Silvia Stefania Cosmo, ha fondato HWP Health Wealth Pharma – Franco Lombardo Cosmo - Studio Legale in Milano e Roma. È autore di numerosi interventi sulla stampa specializzata del settore farmaceutico. Ha pubblicato “La nuova farmacia del Decreto Monti – Guida alla riforma del servizio farmaceutico” (Tecniche Nuove, 2012), “Il passaggio della farmacia - Di padre in figlio e non solo” (Puntoeffe editore, 2010). Collabora stabilmente con la rivista iFARMA (iFARMA Editore – Gruppo Proedi, Milano).
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