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La succursale in città usata come grimaldello

Francesco Cavallaro
Francesco Cavallaro
La succursale in città usata come grimaldello


È possibile istituire una farmacia succursale in città (Perugia) per attivare più in fretta una sede scoperta?

Secondo la sentenza del TAR Umbria n. 181/2011 si tratta di una alternativa praticabile benché non ricorrano i presupposti previsti dalla legge.

“Nel caso in esame, a rigore non ricorrerebbero i presupposti né per l’istituzione di una farmacia succursale né per l’istituzione di un dispensario farmaceutico” spiega il Tribunale, poiché i quartieri Ponte Rio e Montelaguardia di Perugia non costituiscono stazioni di cura, soggiorno e turismo, e la sede ivi istituita non può essere considerata rurale.

E tuttavia, non potendosi attendere i tempi della nuova graduatoria, “la decisione della Regione di optare per lo strumento, quello della farmacia succursale, che garantisce la completezza dei servizi offerti e comporta l’espletamento di una procedura concorsuale … deve ritenersi legittima … dovendosi far fronte alle esigenze del servizio … prescindendo dagli specifici presupposti” previsti dall’art. 116 Tuls.

I tribunali interpretano la legge in modi spesso molto diversi, ed è un bene che sia così poiché si consente di adattare la legislazione (a giudizio del TAR umbro quella sulle farmacie è “disorganica e forse poco aderente alle esigenze attuali del servizio”) alle variabili necessità dell’assistenza; ma nel caso di questa sentenza non può parlarsi di interpretazione, bensì di consapevole elusione dei vincoli di legge, evidentemente ritenuti, come è già emerso in altre decisioni, fastidiosi ostacoli corporativi rispetto alle iniziative – talvolta fantasiose – delle amministrazioni competenti.


Francesco Cavallaro

Nato a Roma nel 1943, ha conseguito la laurea in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma nel 1965. È avvocato dal 1969 (albo degli avvocati di Milano) e svolge l’attività professionale occupandosi principalmente degli aspetti giuridici della produzione e della distribuzione dei medicinali. Dal 1970 al 1980 ha curato la redazione di una rivista giuridica specializzata nel settore. Insieme con l’avv. Claudio Duchi ha pubblicato due raccolte di leggi in materia farmaceutica e, sempre con l’avv. Claudio Duchi, il commentario “Il riordino del settore farmaceutico”(Pirola, 1991). Ha partecipato a iniziative di formazione per laureati presso le Università di Milano e di Palermo.
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